Nove idee per per una nuova alleanza fra le generazioni e per restituire il futuro ai bambini e ai ragazzi (tratte dal libro I bambini sono sempre gli ultimi di Daniele Novara)
1 Creare un presidio pedagogico in ogni istituto scolastico
Sostiene gli insegnanti nell’organizzazione dei processi di apprendimento; nella gestione delle eventuali difficoltà attinenti la relazione educativa con gli alunni; nei processi di valutazione educativa degli stessi e quant’altro attiene l’insegnamento. Il presidio pedagogico può inoltre avere una funzione di sostegno ai genitori nell’educazione dei figli in modo da garantire quelle condizioni essenziali che permettono a questi stessi figli di trasformarsi in alunni e di essere partecipanti attivi alla vita della comunità scolastica. Può essere utile anche alle funzioni strettamente pedagogiche dei dirigenti scolastici, oggi scarsamente considerati sotto questo aspetto nel momento in cui il loro ruolo ha finito col concentrarsi prevalentemente nel management scolastico.
2 Garantire alle mamme che hanno avuto un parto critico forme di sostegno psicologico e di assistenza
L’aiuto psicologico e di sostegno alle funzioni materne per le donne che hanno avuto difficoltà nel momento del parto non può essere lasciato alla singola iniziativa individuale. Dev’essere un diritto garantito per liberare le necessità educative dalle incombenze emotive generate da una nascita problematica.
3 Rendere l’adozione dei bambini, sia nazionale che internazionale, più semplice
Favorire l’adozione semplificando le procedure, specie quelle burocratiche, rendendo quindi più accessibile ai genitori di varie età l’adozione stessa, rappresenta una scelta di civiltà non più rimandabile. Ne hanno bisogno i bambini e ne hanno bisogno i genitori che, per vari motivi, danno un contributo essenziale alla crescita comune della società.
4 Mettere a disposizione dei genitori un bonus pedagogico
Fra i tanti incentivi che il governo e le istituzioni stabiliscono a favore dei cittadini, il bonus pedagogico è un’idea importante che favorisce l’assunzione di responsabilità educativa da parte dei genitori nei confronti dei figli. Può essere speso in formazione – attraverso libri o corsi –, in consulenze e nelle forme più utili a favorire il sostegno dei genitori come figure educative. In questa proposta rientra l’idea di poter dare a tutti i genitori che escono dal reparto di maternità col loro bambino un piccolo «manuale di istruzioni per l’uso» sulle tappe educative dei figli età per età.
5 Sostenere economicamente i genitori e le famiglie che mettono al mondo figli
Specialmente sul versante fiscale, occorre uscire da una stranissima situazione per cui chi fa figli è penalizzato e riconoscere che il budget complessivo delle famiglie con figli dev’essere alleggerito, evitando che i figli diventino un peso economico per tanti genitori.
6 Rendere nidi e scuole dell’infanzia gratuiti
La possibilità per tutti i bambini di poter frequentare gratuitamente nidi e scuole dell’infanzia è una necessità imprescindibile. Nessuna famiglia può essere lasciata sola rispetto a questo bisogno. Si tratta di un diritto basilare.
7 Rendere la scuola dell’infanzia obbligatoria
Nella fascia 3-6 anni, i bambini hanno un estremo bisogno di socializzazione e di concrete esperienze educative. È il momento centrale nello sviluppo delle proprie risorse e dell’interazione sociale come occasione di apprendimento e di buona gestione della frustrazione e dei conflitti. Un tassello importantissimo del più ampio sistema scolastico formativo, forse il più importante, che non può essere lasciato alla pura e semplice scelta dei genitori.
8 Sostenere la professionalità degli insegnanti
Occorre vederli come professionisti dei processi di apprendimento e non come dipendenti statali.
Attivando test attitudinali per la loro assunzione e nuove forme di reclutamento centrati sulle capacità professionali più che sulla conoscenza delle singole materie, con formazione in servizio permanente e obbligatoria.
Stipendi adeguati e in linea coi parametri europei sono indispensabili per ogni ordine di scuola, a partire proprio dai nidi.
9 Destinare spazi cittadini ai bambini e ai ragazzi
Non solo parchi gioco di varia natura, ma anche spazi liberi dalle automobili, aree verdi e piste ciclabili. Piazze dove si può giocare a palla o altro, luoghi per incontrarsi e, in generale, una città progettata considerando sempre il parere infantile e quello dei ragazzi.
Tratto dal libro I bambini sono sempre gli ultimi. Come le istituzioni si stanno dimenticando del nostro futuro di Daniele Novara (BUR-Rizzoli, 2020)