La lezione di vita di Benedetta Pilato: un esempio per studenti e atleti

Benedetta, quarta nei 100 metri rana alle Olimpiadi di Parigi 2024, ci insegna che siamo in cammino ed è proprio nell’affrontare il cammino con determinazione che dice di noi chi siamo.
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Immagine di una nuotatrice alle Olimpiadi 2024

Una Lezione di Vita da Benedetta Pilato

Benedetta Pilato ha vinto e ci ha dato una lezione di vita.
L’intervista tendenziosa, al termine della gara, in cui ci si aspettava di registrare parole di delusione e sconfitta, è stata scalzata immediatamente dalla frase prontamente pronunciata da Benedetta che dice un semplice “tutti tranne me”, rispondendo alle parole dell’intervistatrice che sottolinea le aspettative di successo del pubblico.

Il cammino della determinazione

Benedetta, quarta nei 100 metri rana alle Olimpiadi di Parigi 2024, ci insegna che siamo in cammino ed è proprio nell’affrontare il cammino con determinazione che dice di noi chi siamo.
Nello sport ci si allena e ci si prepara per affrontare una serie di competizioni.
Riprendendo le parole del professor Roberto Farnè al convegno “La scuola non è una gara”, condivido l’accento che si pone al prefisso cum- (cum-petere). Siamo in gara “con” non “contro”, l’altro mi offre l’opportunità di capire a che punto sono arrivato per poter migliorare registrando il mio personale traguardo.

Con le sue parole Benedetta riconosce il suo percorso, riconosce il lavoro fatto per raggiungere quella performance dicendo “un anno fa non ero neanche in grado di farla questa gara” ed il suo quarto posto diventa un trampolino che le permetterà di proseguire nel suo cammino di crescita riconoscendosi capace.

Un’Esempio per i Giovani

Questa atleta, classe 2005, a soli diciannove anni, ci mostra come un’Olimpiade possa non essere considerata solo un punto di arrivo, ma una tappa. Penso al prossimo anno scolastico e a quanta ricchezza riflessiva potrebbe portare la visione in classe di questa intervista. Penso ai ragazzi e alle ragazze che si affacciano con timore alla terza della scuola secondaria di primo grado e si preparano ad affrontare il primo esame della loro vita, a riconoscere in quel momento un trampolino e non uno sbarramento. Penso ai ragazzi e alle ragazze che inizieranno il percorso alla scuola superiore carico di aspettative.

Prepararsi alla Vita

Se la scuola vuole preparare alla vita e vuole formare individui di successo deve aiutarli a pensarsi in cammino, a pensare all’errore come ad un amico che ci permette di migliorare, a pensare che in classe siamo tutti, alunni e professori, cum- e non contro.


Articolo di Vanja Paltrinieri, pedagogista e formatrice CPP.

Immagine di una nuotatrice alle Olimpiadi 2024

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