La scuola non è una gara!
Nonostante i tanti sforzi per cambiare, modificarsi e aggiornarsi, la scuola appare ancora fortemente dominata dalla dimensione del controllo e del giudizio, che ne pervade le modalità procedurali e didattiche ostacolando una motivazione profonda negli alunni e nelle famiglie verso la necessità della formazione e dell’apprendimento.
Controllo e giudizio la fanno ancora da padroni con modalità di valutazione basate prevalentemente sui voti numerici, con un’idea di selezione che corrisponde spesso alla denuncia fatta dalla scuola di Barbiana ed è ben poco legata a fattori di merito in senso stretto.
Non solo un evento, un'esperienza indimenticabile.
Una scuola, soprattutto nelle secondarie di primo e secondo grado, ancora fortemente basata su metodi frontali che implicano un ascolto sostanzialmente passivo da parte degli alunni.
Il giudizio diventa l’anticamera di una scuola vista come gara, come competizione tra chi arriva primo e chi arriva secondo.
Gli indici scolastici italiani, che rivelano tassi di dispersione altissimi, il numero più basso di laureati in Europa e una percentuale considerevole di Neet – ragazzi che non studiano e non lavorano – oltre a un’incidenza preoccupante di neurocertificazioni, lasciano intendere senza mezzi termini che questo modello è arrivato al capolinea senza più avere alcuna possibilità di rispondere alle necessità di una società complessa e avanzata come quella italiana.
Per informazioni: convegno@cppp.it 0523498594 – 3317495412
Relatori
Partecipano come relatori al convegno insieme allo Staff formatori CPP:
Daniele Novara
Roberto Farnè
Enrico Galiano
Silvia Vegetti Finzi
Alberto Oliverio
Raffaele Mantegazza
Il CPP, Istituto che dirigo dal 1989, ha recuperato negli anni le grandi tradizioni pedagogiche innovative come quella cooperativa, quella montessoriana e quella esperienziale.
È il più importante e qualificato Centro pedagogico italiano. Da quasi 35 anni, siamo un punto di riferimento per l’educazione e la gestione dei conflitti.
Ha sviluppato tecniche, dispositivi e metodi che forniscono un concreto contributo a quei professionisti dell’apprendimento scolastico che intendono vivere il loro mestiere come occasione di cambiamento.
– Daniele Novara
Occorre uscire dall’equivoco della scuola come luogo in cui si registrano gli errori
La paura di sbagliare è da sempre la più grande incubatrice dell’errore e inibisce il desiderio dell’apprendimento e l’apprendimento stesso come fonte di piacere.
Nella paura non ha mai imparato nessuno: si creano, piuttosto, blocchi emotivi che impediscono lo sviluppo delle straordinarie risorse personali di bambini e bambine, ragazzi e ragazze.
È ora di dare una svolta!
Nella scuola è arrivato il momento di abbandonare approcci che demotivano e di abbracciare invece la pedagogia che valorizza gli alunni e il personale scolastico.
Abbiamo alle spalle grandi tradizioni come quella montessoriana e grandi figure come Mario Lodi, Alberto Manzi, Danilo Dolci, Lorenzo Milani, Gianni Rodari, che attendono che il loro contributo non resti nei libri di pedagogia ma si strutturi dentro a un vero cambiamento scolastico.
Il convegno del 20 aprile 2024 rappresenta pertanto un appuntamento imperdibile!
È scoccata l’ora di adeguare la scuola italiana alle migliori esperienze in Europa e nel mondo, per rispondere ai bisogni delle nuove generazioni ormai stanche di vivere situazioni inutilmente stressanti che impediscono l’apprendimento specialmente dal punto di vista emotivo.
Programma del convegno
Sabato 20 aprile 2024 “La scuola non è una gara” a Piacenza
9.45 Avvio convegno e saluti istituzionali.
10.00 “La scuola non è una gara“, intervento di Daniele Novara, pedagogista e direttore CPP.
10.40 “Competere con chi?“, Raffaele Mantegazza, pedagogista, docente e autore, dialoga con Laura Beltrami, pedagogista e formatrice CPP.
11.10 Coffee break
11.30 “La scuola: una gara che i maschi stanno perdendo“, Silvia Vegetti Finzi, psicologa, pedagogista e autrice, dialoga con Marta Versiglia, pedagogista e formatrice CPP.
12.00 “L’importanza delle pause a scuola“, Alberto Oliverio, medico e neurobiologo, dialoga con Lorella Boccalini, pedagogista e formatrice CPP.
12.30 “Per una scuola come laboratorio di intelligenza pratica“, Roberto Farné, pedagogista, docente e autore, dialoga con Vanja Paltrinieri, pedagogista e formatrice CPP.
13.00 Pausa pranzo.
14.30 “Creatura di creature”, reading di poesie di Danilo Dolci, in occasione del centenario della sua nascita, con Carlotta Natoli e Thomas Trabacchi, attori.
14.50 “Come stai a scuola?” sondaggio tra i ragazzi presentato da Antonella Gorrino, pedagogista e formatrice CPP, e Massimo Lussignoli, pedagogista e formatore CPP.
15.05 “Cambiare la valutazione si può: come orientarsi tra indicazioni normative, autonomia scolastica, libertà di insegnamento”. Intervento di Manuela Calza, insegnante e sindacalista.
15.20 “Voto, di tutto e di più”, inchiesta sulla valutazione a scuola con Fabio Gervasio, pedagogista e autore di Orizzonte Scuola, e Alex Corlazzoli, insegnante e giornalista.
15.40 “Sbagliare fa bene“, intervento di Enrico Galiano, insegnante e autore.
16.10 Intervento di Daniele Novara e rituale di chiusura convegno.
Destinatari
Il convegno è rivolto a insegnanti di ogni ordine e grado, genitori, educatori, operatori educativi
Dove
Il Convegno si terrà presso:
Teatro Politeama, Via S. Siro 7, Piacenza.
L’ingresso da Corso Vittorio Emanuele II è in ZTL.
- ARRIVANDO IN TRENO
Il teatro Politeama è raggiungibile a piedi dalla stazione in 20 minuti.
- ARRIVANDO IN AUTO
Per chi arriva in auto è possibile utilizzare i seguenti parcheggi:
Parcheggio Politeama
Via San Siro 7
(a pagamento)
Parcheggio Cavallerizza
Stradone Farnese 39
(a pagamento)
Parking Pubblico Passeggio
Viale Pubblico Passeggio, 12
(a pagamento h. 8-19)
Per informazioni convegno@cppp.it o chiamaci ai numeri 0523498594 – 3317495412.
La quota di iscrizione al convegno include:
- la partecipazione in presenza al convegno a Piacenza
- la possibilità di rivedere i video che verrano realizzati
- l’attestato di partecipazione
- articoli e approfondimenti sui temi affrontati
Evento riconosciuto dal MIUR per l’aggiornamento e la formazione dei docenti.
È possibile utilizzare la Carta del Docente per iscriversi al Convegno.
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Per qualsiasi dubbio o richiesta informazioni sul convegno compila il modulo sottostante oppure scrivi alla mail convegno@cppp.it o chiamaci ai numeri 0523498594 – 3317495412.
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KATIUSCIA MELATO –
Ho finito di vedere il convegno solo ora e ringrazio della possibilità della differita. mi sento nutrita nell’anima e ispirata, Rimane un tema in sospeso per me: come fare per portare queste riflessioni, competenze, pensieri vitali e trasformativi nell’agenda dei decisori, per incidere nella realtà e cambiare veramente la scuola. Rumi insegna: “Smettila di agire in piccolo. Sei l’universo in movimento estatico. Dai fuoco alla tua vita. Cerca chi sta accendendo le fiamme…”. Grazie infinite!!!
Paola Mazzolini –
Grazie a tutti i partecipanti. Purtroppo non sono potuta venire di persona ma ho sentito commozione e condiviso sorrisi con il pubblico e i relatori. E come dice Novara nelle “conclusioni”, non è la fine del convegno, ma la continuazione di sogni che non restano nel mondo fantastico ma che si possono realizzare con piccoli passi per volta consapevoli di lasciare un’impronta negli alunni, un’impronta di felicità. Grazie. Paola
Barbara 726 –
Grazie a tutti per questa bellissima occasione e per l’accoglienza. Sarò felice di continuare il mio percorso formativo con voi.
Elena Bruno –
Molto interessante il convegno, diversi gli argomenti trattati, notevoli spunti per ulteriori riflessioni. Metto un accento anche sulla riflessione circa l’importanza dello star bene a scuola, a partire dai docenti. Sicuramente questo evento avrà un impatto sulla pratica didattica quotidiana.
Elena Bruno –
Convegno molto interessante, ricco di spunti di riflessione. Molto importante anche l’aspetto motivazionale per noi docenti giunti alla fine dell’anno scolastico un po’ scarichi di energie.
Giovanna Cosentino –
È sempre una boccata di aria fresca, piena di leggerezza ma potente al tempo stesso, di quelle che ti fanno fare una risata di sorpresa e ti spingono per qualche passo, con forza e convinzione.
Grazie!
Cristina Simoni –
Ringrazio molto per questa occasione di confronto e “incontro” che mi ha permesso di avere più chiavi di lettura sul concetto di competizione e sull’idea che ho sempre avuto della scuola come “squadra” e mai come “gara”. Bellissima l’energia che i relatori hanno saputo trasmettere, sottolineando l’importanza di individuare e coltivare i propri talenti e le proprie potenzialità. Solo ripensandoci, mi emoziono ancora.🙏
Marta Maria Lunghi –
Solo una settimana è trascorsa dal nostro incontro; eppure, mi sembra passato tanto tempo. Il convegno mi ha caricato di mille motivazioni e soprattutto non mi ha fatto sentire sola, perché siamo in tanti a pensare ad una scuola diversa da quella che purtroppo viviamo. Del mio Istituto eravamo solo in due. La mia collega per tanti anni e carissima amica ed io, entrambe al primo vostro convegno e felici di aver partecipato. Felici per aver ritrovato insieme il nostro modo di fare scuola. Costruito negli anni e nelle difficoltà del quotidiano, perché diciamocelo dal dire al fare s’incontrano relitti del passato, vento contro del presente e nebbie del futuro. Avevo già seguito i vostri corsi e letto diversi libri, ma sentire voci vere raccontare che i docenti con i bambini possono fare il cambiamento, essere la vera svolta per un futuro migliore è un ‘altra cosa. Ed allora si riparte, come dice Novara, da lunedì facendo il possibile per continuare ad essere buone novità e come ha aggiunto Galiano RESISTENZA. Un solo appunto, che ho già trovato nei commenti: tanti uomini! È stato un piacere ascoltarli e un’emozione incontrare la professoressa della mia ormai lontana vita universitaria, ma avrei preferito trovare anche altre importanti voci femminili.
Un grazie sincero e al prossimo convegno.
Elisabetta Romoli –
Salve, sono stata onorata di aver partecipato al Convegno , poichè è arrivato proprio il momento di concretizzare un forte cambiamento nella scuola, lo credo fortemente come Insegnante nella scuola più difficile di tutte la Scuola dell’Infanzia. Bisogna cercare di cambiare le menti delle persone , perchè è li il problema e lo vedo nel mio piccolo nella mia scuola, le menti sono chiuse si fa e si da poco, non c’è apertura ma bisogna iniziare, soprattutto come sottolinea il settimo punto dei cambiamenti proposti dal CPP ” la formazione dei docenti si dovrebbe fare in riferimento alla cultura pedagogica e non al digitale”.
Il convengo è stato interessante soprattutto per il mix di esperti che hanno parlato, pedagogisti, scrittori, psicologici, attori è stato veramente esilarante ed interessante, un mix di emozioni. Sono tornata nelle marche piena di energia e carica , voglio essere un piccolo seme per determinare il cambiamento e anzi vorrei anche appena possibile formarmi con il metodo maieutico.
Ringrazio tutto il team e in modo particolare il Professor Daniele Novara per averlo organizzato in questo modo. Pienamente soddisfatta dalla Marche.
A presto Elisabetta Romoli
ALBERTO CARESANA –
Nella giornata del Convegno mi è piaciuto lasciarmi assorbire dalle emozioni del momento, per ritornare sugli appunti i giorni successivi in tranquillità e ripensare e ricomporre il caleidoscopio di suggestioni che continuano a formare e trasformare immagini cangianti.
Comincio dal fondo. Ho partecipato con slancio al rito dello scrivere e scambiarsi l’augurio per la scuola; ci tenevo proprio ad augurare “alla scuola d’Italia di crescere giovane, nonviolenta e di bocciare l’Esercito nelle classi”. Con compiacimento, ho sentito Daniele Novara accomiatarsi dall’assemblea con parole simili riguardo alla nonviolenza.
In effetti, dalla giornata si trae fortemente la vocazione della scuola al rispetto, al dare valore alle differenze, all’ “imparare e non al giudicare né al vendicarsi” (Novara).
Tra le tante composizioni che mi hanno abitato la mente, ne scelgo un mazzolino.
La scuola è un luogo che promuove il ben-essere fisico e psichico di allievi, studenti e insegnanti (Ricerca CPP); chi va a scuola sono i ragazzi (Corlazzoli), la diagnosi inibisce le domande sui motivi (Oliverio) dei comportamenti, quando invece l’autobiografia è riappropriazione del proprio senso (Vegetti Finzi) nella prospettiva di una tensione cognitiva, come pensava A. Manzi, che vuole tenere alta la curiosità (Farné), che spinge a uscire dalle pratiche inerziali (Novara), per disarticolare l’orario scolastico pur senza bruciarne i prospetti (Mantegazza) dal momento che i difetti spesso sono pregi che hanno bisogno di terreno per crescere bene (Galiano).
C’è di che sognare (Dolci) per settimane.
All’inizio del convegno, quando ancora la platea era buia, lo schermo annunciava “La scuola non è una gara” con l’occhiello “CPP, trentacinque anni di sartoria”. Ho preso un abbaglio! Naturalmente era scritto “trentacinque anni di storia”, ma mi sono divertito a pensare lo staff impegnato chi a prendere le misure dei clienti, chi a tagliare, imbastire, cucire; chi a partire per luoghi lontani a cercare stoffe preziose; il lapsus ha preso vigore con l’immaginare il gruppo di formazione del CPP impegnato a fornire a ciascuno il proprio abito su misura: caldo, comodo, resistente.
Eh sì, resistente. Più d’uno ha sussultato alla comunicazione di Galiano “la scuola è resistenza”. A me ha ricordato un aneddoto noto, che sintetizzo.
La foresta è in fiamme, il fuoco avanza e tutti gli animali fuggono cercando scampo. Un fringuello, al contrario, fa la spola tra il fiume e il fronte dell’incendio portando una goccia d’acqua nel becco. Un leone lo interpella, divertito e impietosito insieme, chiedendogli ragione di tutti questi voli: “porto acqua per spegnere l’incendio” risponde. Il leone gli fa notare quanto sia insignificante l’effetto del suo sforzo e lo esorta a fare come tutti gli altri, mettendosi in salvo. “Io faccio la mia parte”, il fringuello risponde.
Giorgia Eleonori –
È stato un Convegno davvero interessante e ricco di spunti di riflessione. Arrivando dalle Marche il viaggio è stato impegnativo, ma ne è valsa veramente la pena. Porteremo con noi tanti spunti di riflessione da condividere con i nostri team di lavoro. La speranza è quella di avere sempre più educatori ed insegnanti comsapevoli e formati. Grazie grazie grazie al dott. Novara, al suo staff e a tutti i relatori intervenutoi.
Angela Palumbo –
Sabato sera e domenica è stato il tempo della prima elaborazione. L’ elaborazione della bellezza con cui mi sono sentita avvolta durante il Convegno. Per la prima volta in vent’anni di lavoro nel campo educativo non mi sono sentita sola o “sovversiva” .
Ho finalmente sentito ciò che dovrebbe tenere vivo e ancorato alla società il mondo scolastico ( sommerso, ahimè, da tecnologia e burocrazia): PEDAGOGIA, PASSIONE, ENTUSIASMO,FIDUCIA, ERRORI, FELICITÀ…
Quindi grazie per le parole, le risate, le emozioni e per le persone meravigliose che ho conosciuto.
Oggi sono entrata a scuola con una forza e una consapevolezza maggiore,
Renata Giuseppina Casale –
Per me è stata un’ esperienza: indimenticabile, arricchente e motivazionale. Non avevo mai partecipato ad un convegno in presenza. Ringrazio gli organizzatori: ho potuto apprezzare ogni singolo intervento; ognuno ricco e ben calibrato nei tempi.
“Ogni insegnante pur nella difficoltà può essere già il cambiamento”. grazie Daniele Novara! Una splendida occasione di riflessione e formazione.
alessandro piccone –
Fialmente un convegno immersivo dove si partecipa anche emotivamente e dove si raccogono idee e spunti per l’attività a scuola con un approccio allo stesso tempo concreto e creativo (da vero pensiero laterale). Daniele Novara ha aperto le porte ad un nuovo modo di fare scuola partecipativo, inclusivo e dove ci si sente parte di uan squadra attiva, stimolate e pronta a fornire un valido contributo per la crescita dei ragazzi con grande senso di appartenenza e altissima motivazione.
Carla Mantelli –
Confermo che il convegno è stato molto interessante e piacevole. Mi sono portata a casa l’idea che molto si può fare da subito, senza bisogno di cambiare leggi e normative. D’altronde sono più di 20 anni che uso testi di Daniele Novara a scuola… Mi permetto un solo appunto: il corpo docente è composto in grandissima parte di donne che però, tra gli interventi e i riferimenti del convegno sono state decisamente sottorappresentate: su 11 interventi, solo tre sono stati di donne. E i riferimenti culturali sono stati Danilo Dolci, Mario Lodi, Gianni Rodari, Alberto Manzi… Sono stati portati gli esempi di Piero Angela, Albert Camus, Ingmar Bergman, Steve Jobs… L’unico intervento femminile “di peso”, quello di Silvia Vegetti Finzi, aveva come oggetto i maschi… E’ vero che Daniele Novara cita spesso la Montessori ma il mondo dell’educazione è apparso un mondo maschile e la cosa fa una certa impressione. Grazie comunque per il vostro preziosissimo lavoro!
Pietro Zacchi –
“Ognuno di noi (insegnanti, ma anche genitori e più in generale “adulti”) può fare la differenza nella crescita dei bambini nel momento in cui spostiamo la nostra attenzione dal “cercare una colpa” (per lo sbaglio, l’insuccesso, la distrazione, … ) al “condividere responsabilità perché la didattica è, prima di tutto, relazione (a più livelli e con più chiavi di accesso) e ricerca per cercare esperienze significative che possano stimolare il processo di apprendimento non solo degli alunni, La scuola non è quindi una gara in cui c’è qualcuno che vince al di sopra degli altri, ma una competizione (nel senso etimologico del termine – “cum-petere”) in cui ci si mette in gioco insieme e per gli altri e si accetta il confronto costruttivo, consapevoli che è solo cadendo che ci si può rialzare, è solo errando che si scoprono e intraprendono nuovi viaggi.”
Questo è ciò che mi sono portato a casa dal Convegno di ieri e che cercherò di spargere tra colleghi, alunni e famiglie.
Chiara Castro –
Ci voleva! Un’occasione di alta formazione pedagogica, finalmente! La pedagogia nella scuola deve avere un ruolo fondamentale , riconosciuto dalle istituzioni , prioritario nella formazione e nelle decisioni per la SCUOLA.Per me, insegnante da 42 anni , ennesima occasione per confermare le mie scelte metodologiche, valutative, didattiche , relazionali e collaborative . Eravamo in 7 docenti del mio istituto e , in andata e nel ritorno, abbiamo condiviso e costruito idee e riflessioni per continuare . Alla prossima , anche se in pensione , non mancherò !
Gaia Lombardi –
Un convegno “motivazionale”, che ti rimette un contatto con i veri perché del tuo essere un insegnante. Ottima organizzazione, come sempre, piacevole l’idea del gioco finale (non spoilero) e molto facili i firma-copie.
Grazie di tutto.
Michela Bastari –
Organizzazione ottima. Ospiti empatici, emozionanti, interessanti. È un piacere partecipare ad un convegno di questa portata. È edificante. Consiglio di partecipare, si aprono sempre nuovi orizzonti, nuove prospettive, nuovi modi di pensare e rivisitazioni di vecchi pensieri. Grazie a voi tutti che organizzate ❤️
Sabrina Buonanotte –
Convegno ricco in tutti sensi:
di persone
di emozioni
di interventi competenti, divertenti,commoventi e che hanno attivato riflessioni e aperto porte in cui entrare e dalle quali ripartire.
È stato un piacere esserci!
Un grandissimo grazie a tutto il Cpp e a Daniele Novara, grande Maestro per me
-Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari- cit. Maria Montessori
A presto,
Sabrina
Barbara Zampieri –
È la prima volta che partecipo in presenza e volevo conoscere D. Novara e stringergli la mano.
Un evento eccezionale che ha dato la possibilità di apprezzare diversi aspetti psicopedagogici importanti e seri, ma in maniera ” leggera” ( ho personalmente mantenuto l’attenzione per l’intera giornata), Molto importante avere dei momenti così che ci permettono di capire che siamo sulla strada giusta e quali siano i margini per migliorarsi e dare ai bambini una prospettiva sempre più adeguata
Alessandra Girgenti –
Il Convegno Nazionale di ieri, 20 aprile 2024, è stato un’ottima occasione di incontro, condivisione e vicinanza tra docenti, pedagogisti e professionisti dell’educazione provenienti da tutt’Italia. Abbiamo capito che tanto c’è da fare per la nostra scuola, ma che abbiamo in mano tutti gli strumenti utili a far sì che questa importantissima istituzione torni a splendere. Spero di avere occasione di partecipare ad altri incontri di questo tipo, per imparare a supportare al meglio i nostri ragazzi. Un sentito ringraziamento a Daniele Novara, a tutti coloro che ieri sono intervenuti per restituirci forza e speranza, agli organizzatori e a tutto l’immenso apparato che ci ha offerto un’opportunità unica.
CATERINA RUSSO –
Convegno molto interessante, condiviso con tanti colleghi motivati.
Grazie
CPP Redazione –
Grazie a te di esserci stata!